Anche quest'anno è andato. Possiamo spegnere la brace, richiudere le cantine e riappendere i mantelli con grande soddisfazione, poichè ogni manifestazione che abbiamo organizzato si è conclusa con un gran successo di pubblico e di critica. Una lunga maratona partita in estate e che si è conclusa solo a Natale.

La prima manifestazione con cui abbiamo iniziato è stata la "Passeggiata sotto le stelle". Questo è uno degli appuntamenti fissi del nostro palinsesto estivo. Una manifestazione che ha persino superato la prova dell'estate COVID 2020, anno in cui, a causa delle numerose restrizioni non eravamo riusciti a organizzare ne la "Coppa" ne la "Ndocciata" ma questo evento si. Una manifestazione di nicchia se rapportata a questi appena citati, ma che grazie al passaparola ha preso piede raccogliendo un numero di persone sempre maggiore. Questo evento è differente dai soliti che proponiamo. Esso infatti si articola in tre momenti. Il primo è una passeggiata escursionistica lungo una parte del sentiero Frassati. Da questo percorso è possibile ammirare prima la valle del Trigno e poi l'alto molise, con il panorama che si tinge dei colori caldi del tramonto. Per poi inoltrarsi nella faggeta, momento nel quale si assiste alla trasformazione del bosco da diurno a notturno. Si passa sotto le mura sannite nascoste nel buio, per concludere il percorso, con il sole già calato, sotto l'Alberone. La seconda parte invece consiste nella degustazione di un piatto tipico della nostra tradizione, la mpaniccia. Minestra di verza e bollito di maiale, accompagnato da pizza di granturco. Da mangiarsi caldo perché nelle notti d'agosto nonostante l'estate, il fresco comincia a farsi sentire. Infine con le gambe stanche ma con lo stomaco pieno ci si sofferma ad ammirare le stelle, le costellazioni e le meteore della notte di san lorenzo. Quest'anno in particolare abbiamo cercato di ricreare un momento a fine serata in cui chi voleva poteva assistere alla descrizione della volta celeste ascoltando al tempo stesso miti dell'antichità e nozioni scientifiche.
Già con questa prima manifestazione abbiamo raggiunto un nuovo record: i camminatori infatti sono stati una cinquantina con diversi ragazzi e bambini, mentre le persone in totale sotto l'Alberone sono state più di cento. Facendoci così intuire l'andazzo di questo 2023.

L'evento successivo è stato "Carne e patate sotto la coppa", manifestazione decisamente più grande rispetto alla "Passeggiata" per il numero di volontari, lo sforzo organizzativo e l'affluenza delle persone. Per quanto riguarda questo appuntamento la novità di quest'anno è stata il cambio della data. Infatti invece dei tradizionali venerdì e sabato l'evento è stato spostato a sabato e domenica. Una scelta necessaria per non sovrapporsi con altre manifestazioni dei dintorni, altrettanto conosciute e con grande partecipazione di pubblico. Questa variazione è stato un vero e proprio esperimento importante per capire le nostre capacità di reazione in caso mutamenti. Le incognite che abbiamo affrontato sono state diverse. In primo luogo il numero di volontari su cui potevamo far affidamento, essendo lunedì un giorno lavorativo. La seconda incognita invece è stata l'affluenza di domenica. Per quanto riguarda i volontari essi si sono comportati in maniera ammirevole perchè, con grande senso di sacrificio e responsabilità, hanno lavorato fino a tarda notte anche domenica pur di dare il loro fondamentale contributo alla buona riuscita della manifestazione. Lavorando con la calma e la razionalità di chi con lunga esperienza sa cosa si deve fare, come va fatto e il momento di farlo. Riguardo l'affluenza di domenica, pur avendo segnato una flessione rispetto al giornata precedente, i numeri non mentono: la somma di entrambe le serate segna per questa manifestazione "Carne e patate sotto la Coppa", un nuovo record e testimonia un sempre maggiore apprezzamento del pubblico nei nostri confronti.

"San Martino nelle vecchie cantine" quest'anno è capitato proprio l'11 novembre e si è concluso in maniera ottima, superando anche in questo caso i record degli altri anni. Più di 700 calici venduti, 160 biglietti per astemi, i cavatelli finiti per un complessivo di più di 400 porzioni. In totale possiamo stimare più di 1500 presenze in paese. Quest'anno in particolare si sono aggiunte due nuove cantine e molti nuovi volontari. Ciò ha permesso di estendere il giro anche ad altre zone del paese che in passato non erano state toccate dal percorso. Una grande mano c'è stata fornita anche da un nuovo gruppo di volontari, l'associazione Civitas Nova, costituita completamente da ragazzi con tanta voglia di fare.
Importante notare come negli anni si stia ampliando sempre di più quella fetta di pubblico che ha cultura del vino, da semplici appassionati a ristoratori. I quali giungono alla nostra manifestazione proprio per scoprire nuovi vini e vitigni. Allo stesso tempo molte cantine hanno compreso il potenziale di questo evento perché hanno capito che esso rappresenta un'importante vetrina con cui pubblicizzare i loro prodotti. In alcuni casi persino, sono esse stesse che si interessano per prime alla manifestazione chiedendo in anticipo di potervi partecipare. Tutto ciò rappresenta per noi fonte di grande soddisfazioni perché vuol dire che stiamo lavorando bene e il nostro impegno è ripagato.

Senza fermarci per prendere fiato, concluse le "Cantine", siamo subito partiti per organizzare la trasferta dell'Ndocciata ad Agnone per la "Festa dei Fuochi Rituali". Seconda edizione decisamente più grande rispetto quella dell'anno precedente, che ha coinvolto un numero maggiore di comuni giunti anche da fuori regione, dalla Toscana, dalla Puglia e dall'Abruzzo. I riti di quest'anno sono stati legati non solo al Natale ma anche ad altre festività come San Antonio e San Giuseppe. E' stato quindi necessario aumentare i nostri sforzi per migliorare la nostra sfilata. Particolare enfasi è stata data al corteo storico il quale era stato tanto apprezzato l'anno scorso, la cui preparazione è iniziata mesi prima per non lasciarla al caso dell'ultimo minuto. Importante è stato anche il lavoro di coordinamento con le altre delegazioni. Infatti i nostri falò, quello iniziale e quello finale, sono stati punti di partenza e conclusione per la rappresentazione di altri fuochi, come quello di Salcito e quello di Pitigliano. In particolare il falò grande lo abbiamo acceso insieme agli ndocciatori d'Agnone per simboleggiare la nostra fratellanza.
Questa è una manifestazione che ci sentiamo di portare avanti con un impegno sempre maggiore perché il fine ultimo è quello di ottenere un obiettivo decisamente ambizioso: il riconoscimento del patrimonio immateriale dell'UNESCO. Questo infatti è un riconoscimento internazionale che le Nazioni Unite donano a quelle comunità che portano avanti tradizioni e pratiche, tramandate di generazione in generazione, e che conferiscono alle comunità stessa un senso d’identità e di continuità. Esattamente come la nostra Ndocciata e tutti i riti del fuoco che hanno sfilato ad Agnone. Lavorare su questo obiettivo cioè ottenere questo riconoscimento mondiale, è quindi un'occasione importante che non possiamo perdere, per noi stessi e per le generazioni future.

L'ultimo evento è stato la Ndocciata a Civitanova. Quest'anno il falò principale, realizzato con l'aiuto dell'impresa di Marco Virginillo, è stato particolarmente grande, molto probabilmente il più grande di sempre. La preoccupazione maggiore è stata legata al vento. Esso infatti nelle settimane precedenti aveva spazzato costantemente Civitanova, e il nostro cruccio era che, come due anni fa, ci impedisse di realizzare la Ndocciata. Fortunatamente esso, nonostante fosse stato forte per tutta la giornata, a sera è calato e ci ha permesso di accendere i fuochi dei quartieri e il falò principale, anche se tenuti a bada con getti d'acqua per impedire di essere sorpresi da raffiche di vento. Comunque tutto si è concluso per il bene e tutti gli imprevisti sono stati fronteggiati prontamente.

Per concludere non possiamo fare a meno di ringraziare i nostri volontari. Dai fuochisti che si sono occupati di tutti i fuochi, da quelli estivi a quelli invernali; i produttori che ci hanno fornito le materie prime per la "Coppa"; le signore che hanno preparato gli gnocchi per le cantine e le cancelle per tutte le Ndocciate, ndocciatori e figuranti. Insomma tutti i volontari, i quali con grande impegno ogni anno si mettono in gioco secondo le loro possibilità, ritagliando parte del loro tempo libero, pur di poter realizzare tutte le nostre manifestazioni.