Dopo due anni di fermo, il 2022 è decisamente l'anno della ripartenza.

Non avevamo potuto organizzare "Carne e Patate sotto alla Coppa", e quest'anno abbiamo fatto due serate totalmente esaurite. Non avevamo potuto mettere in piedi "San Martino nelle vecchie Cantine" e quest'anno abbiamo fatto il pienone. Natale scorso eravamo pronti con la Ndocciata ma poi per colpa del maltempo l'abbiamo dovuta annullare. Quest'anno invece ne abbiamo realizzate addirittura due, portandola in trasferta persino ad Agnone per la "Festa dei Fuochi Rituali". Tutte manifestazioni che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e di consensi.

E' stato commovente vedere la nuova generazione di bambini ndocciatori e di bambine pacchianelle presentarsi di propria iniziativa per le Ndocciate. Ed è stato incoraggiante assistere al ricrearsi del gruppo di volontari per "La Coppa", fatto che non era da considerarsi per niente scontato. Ci ha fatto molto piacere rivedere il nostro centro abitato riempirsi di paesani e non, come durante le manifestazioni pre pandemia. É stato bello rincontrare i civitanovesi che sono riusciti finalmente a rientrare dopo due anni di assenza; ma ciò che ci ha dato grande soddisfazione, è stato notare che buona parte del pubblico non era originaria di Civitanova. Questo perchè, riuscire a far giungere nel nostro paese persone che non lo conoscono e che vogliono scoprire le nostre tradizioni e le bellezze del nostro territorio, è un primo fondamentale passo verso l'obiettivo di non farlo scomparire.

Rimanere fermi per due anni ci stava infiacchendo e annoiando e perciò stavamo aspettando questo anno di ripresa con molta trepidazione. Quando si è giunti alla prova, essa si è rivelata impegnativa e faticosa, forse anche sopra le nostre aspettative. Ci siamo spesi molto e abbiamo lavorato tanto ma i nostri sforzi sono stati ripagati ottenendo diverse soddisfazioni e importanti risultati. Lo spirito con cui avevamo portato avanti le nostre iniziative negli anni passanti non si era per niente affievolito, anzi. Era rimasto assopito sotto la cenere ma, come ha avuto un poco di aria, ha subito ripreso forza diventando più vivo di prima. Quindi il nostro intento è di mantenere acceso questo spirito anche per gli anni che verranno, così da continuare a lavorare, lavorare per Civitanova, cercando allo stesso tempo di migliorarci sempre di più.

Coppa 2022

Dopo due anni di stop ritorna l’evento “Carne e patate sotto la coppa”, familiarmente diminuito in “La Coppa”. Quando una macchina è ferma da tanto tempo rimetterla in moto è sempre un salto nel buio. Bisogna ricreare il gruppo di volontari, da chi si occupa di montare il pianale, a chi pela le patate, a chi sta negli stand. Bisogna ricontattare i fornitori della carne, delle patate e dei pomodori. Per non parlare delle incognite negative, da quelle classiche come la poggia, a quelle che si sono aggiunte negli ultimi tempi, come il Covid, che è la spada di Damocle di chiunque cerchi di organizzare un qualsiasi evento, e il conflitto in Ucraina che ha provocato un’inflazione galoppante. Per finire con l’incertezza più grande: il pubblico sarebbe ritornato dopo così tanto tempo dall’ultimo evento?

Ma se la macchina è buona basta togliere la polvere e ringrassare gli ingranaggi che riparte senza problemi. Infatti i volontari non sono mancati e le signore per pelare le patate si sono presentate in molte. Mentre per quanto riguarda i fornitori sono stati tutti locali, dai nostri cari ortolani specialisti nella produzione di patate, olio di oliva e dei nostri famosi pomodori di Civitanova, tanto apprezzati, alle attività commerciali tutte molto disponibili. Anzi “La Coppa” è stata l’occasione per creare anche una fruttuosa collaborazione con i ragazzi della Fattoria Griot, azienda agricola didattica situata a Bojano. Fortunatamente il Covid non ci ha dato molte noie, mentre la pioggia ha fatto una capatina in entrambe le serate senza però darci troppi problemi.

Alla domanda più pressante: il pubblico come ha accolto questo ritorno della “Coppa”? Ebbene si può dire che il riscontro è stato decisamente ottimo. Un’intera folla per entrambe le serate ha atteso con trepidazione e con l’acquolina in bocca l’urlo “E’ COTTA”. Così come l’apertura del coperchio è stato accolto da scroscianti applausi. A degustare il nostro piatto sono venuti non solo dai paesi vicini ma persino da fuori regione. Tante persone hanno reso il servizio adrenalinico ma siamo riusciti nell’impresa di servire in entrambe le serate più di seicento pasti in un’ora. Però ciò che è più importante è che tutti hanno apprezzato, soprattutto chi ha fatto molti chilometri per giungere nel nostro paese. E Per la prima volta, in entrambe le serate entrambe le coppe sono state completamente terminate. Quindi non possiamo fare a meno di essere felici e soddisfatti. Felici di risentire l’urlo “E’ COTTA” in piazzetta e soddisfatti di vedere tante persone andare via contente e con la pancia piena.

Qualcuno potrà dire: tutta questa fatica per una sagra? Per una festa mangereccia come ce ne sono tante dappertutto? Beh non solo, questa è cultura enogastronomica. Questo è un modo di fare, un modo di cucinare, cioè cuocere una pietanza sotto la brace, che appartiene alla nostra tradizione e che difficilmente si trova altrove. Questa è un tipo di preparazione che se lo spieghi ad altri strabuzzano gli occhi o chiedono chiarimenti, perché è talmente particolare che in un primo momento non credono a quello che sentono e/o vedono. È una particolarità che è nostra e va rivendicata con orgoglio. E chi dice che Civitanova non è solo “la Coppa”, è vero, non è solo questo, è molto di più, ma “la Coppa”, con tutto quello che rappresenta, ne è una parte importante.

San Martino 2022

La chiave nella toppa cigola. La porta di legno, spinta su cardini arrugginiti, scricchiola. Una lama di luce taglia l’oscurità. Un forte odore di vino, fermentato in botti di rovere, viene spinto fuori dallo spostamento d'aria. Iniziano, così dopo due anni di pausa, i preparativi per la nuova edizione delle "Cantine di San Martino". Il successo della "Coppa" di quest'estate ci ha rinvigoriti e ci ha dato il coraggio per organizzare anche questo evento autunnale che con il tempo è diventato un punto fisso del nostro palinsesto. Riprendere in mano questa manifestazione è stato complesso. Il problema non è stato solo quello di mettere a nuovo i locali cioè ripulirli da ragnatele e polvere, e in alcuni casi anche dai calcinacci. E neppure quello di ricreare il gruppo di volontari, perché come abbiamo visto quest'estate essi non sono mancati. Bensì la difficoltà più grande è stata che, come è avvenuto con la "Coppa", non si è trattato di una partenza bensì di una ripartenza. Cioè bisognava non solo ritornare al livello di anni fa ma se possibile fare anche di più e meglio. Infatti l'aspettativa era da subito molto alta, poichè da mesi in molti ci chiedevano informazioni.

Il primo riscontro positivo è avvenuto addirittura prima della manifestazione con i fornitori del vino. Essi infatti, conoscendo l'evento, hanno accolto l'invito con molto entusiasmo. Soprattutto le cantine vinicole che erano già state da noi negli anni passati, le quali sono tornate molto volentieri, volendo ripetere l'esperienza positiva avuta in precedenza.

Nonostante fossimo partiti con largo anticipo, i giorni dei preparativi si sono susseguiti in fretta e gli ultimi sono stati particolarmente frenetici. Alla fine è giunto il giorno dell'evento. Il pomeriggio stesso ha piovuto ma ciò, per le "Cantine" , non ci ha mai impensierito più di tanto perchè il pubblico è sempre giunto numeroso, nonostante il brutto tempo tipico di novembre. E così è accaduto anche in questa edizione. All'apertura già c'era una lunga fila e l'afflusso è continuato costante ben oltre la mezzanotte. Il pubblico ha apprezzato il vino, il cibo e l'ambiente familiare ricreato nelle cantine; attardandosi allungo nei vari punti ristoro, dove gruppi folcloristici hanno allietato la serata.

Giunti alla fine distrutti e stremati possiamo dire, senza alcun dubbio, che il ritorno delle "Cantine di San Martino" è stato un grande successo. Non solo considerando le presenze, le quali hanno superato il migliaio e che interi gruppi hanno raggiunto il nostro paese anche da fuori regione. Ma soprattutto per i commenti positivi che ci sono giunti durante e dopo la manifestazione.

Le "Cantine" sono un evento che in passato ci ha dato grandi soddisfazioni e, ora che siamo ripartiti, ce ne sta ancora dando. La nostra intenzione quindi è di continuare a lavorare su di esso e soprattutto di continuare a migliorarlo.